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Le "zone rosse" della Preistoria

Venerdì 15 Giugno 2018

Le "zone rosse" della Preistoria

Continuano le nostre attività di valorizzazione e promozione della presenza preistorica sul nostro territorio.
Oggi, lungo il sentiero che conduce dalla baia della #Lentiscella al porto naturale degli #Infreschi, ci siamo soffermati con i nostri ospiti sullo studio delle #DuneRosse che sormontano la baia di #CalaBianca, il cui colore particolare è dovuto all'alta concentrazione di ferro nel sedimento sabbioso e che hanno ospitato tra le più antiche comunità antropiche risalenti a 500.000 anni fa. Inoltre, il ritrovamento di #chopper e #bifacciali, strumenti utilizzati per rompere, raschiare le pelli e tagliare la carne, sono testimonianze dirette del passaggio di culture preistoriche nella zona. 
I pigmenti di ocra rossa sono stati utilizzati, invece, per diversi scopi come, ad esempio, per la realizzazione delle prime pitture rupestri rinvenute in famose grotte, quali quelle di #Altamira in Spagna, #Lascaux in Francia e i non meno famosi disegni parietali dell'ipogeo #ĦalSaflieni di Malta, oltre che per il rivestimento di sepolture. Si ipotizza che tali pitture avessero un significato "spirituale", legato a rituali di tipo "magico" o ancora, connesso ad attività venatorie.